MOSTRE
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Trieste | A Miramare l'Oriente di Massimiliano d'Asburgo
14/04/2017
- Elena Paloscia


periodo: 11/04/2017 - 07/01/2018
curatore: Rossella Fabiani e di Francesco Morena
presso: Museo storico del Castello di Miramare

Conoscere i gusti e le inclinazioni di un collezionista d'eccezione attraverso le opere raccolte nel corso di una vita, così la mostra Massimiliano e l’esotismo. Arte orientale nel Castello di Miramare, celebra i 150 anni della Morte di Massimiliano D’Asburgo presentando al pubblico oltre cento oggetti preziosi di arte orientale raccolti dall’arciduca nel corso dei suoi numerosi viaggi eacquistati sui mercati antiquari.
L’esposizione, a cura di Rossella Fabiani e di Francesco Morena, propone un affascinante percorso tra porcellane, lacche, arredi, sculture e suppellettili varie, che consente anche di considerare non solo l’interesse personale di Massimiliano nei confronti delle culture dell’Asia, ma di considerarle in un contesto più ampio in cui, tra Settecento e Ottocento, si diffonde il desiderio di scoperta e di conoscenza dell’Oriente che ha coinvolto intellettuali ed artisti stessi affascinati da linguaggi e tecniche così diverse.
Agli oggetti d’arte – provenienti dall’area medio-orientale si aggiungono dipinti, litografie, iscrizioni arabe ed esemplari della produzione europea e americana ispirata all’arte orientale, la cosiddetta Cineseria.
L’arco temporale cui appartengono gli oggetti esposti è ampio e va dalla fine del Cinquecento alla metà dell’Ottocento. Vi si trovano manufatti antichi e oggetti coevi a Massimiliano acquistati presso il mercato antiquario di diverse città tra cui la stessa Trieste.

Tra gli esmplari più interessanti della collezione del Catello di Miramare segnaliamo il grande paravento messicano del 1719, che raffigura un’intensa scena di vita cinese, pregiato pezzo unico in Italia di Cineseria coloniale, uno stipo giapponese in legno e intarsi di madreperla dell’inizio del Seicento, realizzato per il mercato portoghese e appartenente alla tipologia Nanban, una scultura di porcellana dipinta in esuberante policromia, ancora giapponese, della fine del XVII secolo, raffigurante un leone seduto, e due eleganti vasche da pesci in porcellana cinese della metà del Settecento. Di provenienza indiana uno straordinario e raro stipo di Goa, in legno di cedro e intarsi di ebano e avorio.

Rappresentativi del gusto e della cultura di Massimiliano, amante dei viaggi e delle raffinatezze orientali sono gli ambienti del Castello in particolare il Salotto Giapponese e il Salotto Cinese le cui scelte decorative sono ispirate alla moda settecentesca di cui sono espressione anche stanze analoghe nelle residenze di Vienna e Schönbrunn.
Adibito a fumoir nelle giornate di gala, il salotto cinese ospitava parte della collezione, le pareti rivestite di un tessuto decorato a stampa con un motivo orientaleggiante i cui decori sono ispirati a incisioni settecentesche, ad esempio nel The Ladies Amuseument di Pillement (1762). L’impianto dell’arredo, che prevedeva anche grandi specchi boiseries in quercia dorate e piante fresche fu suggerito dallo stesso Massimiliano nel 1860.
Da visitare anche il Salotto Giapponese, così denominato nonostante, anch’esso sia legato dal punto di vista stilistico più alle decorazioni settecentesche cinesi che al Giappone. Anche qui troviamo sete dipinte alle pareti riccamente decorate su fondo chiaro con elementi tratti dal mondo animale e vegetale come fiori, farfalle e con vasi racchiusi entro volute rocaille.
Anche il rivestimento in legno è chiaro e imita in alcuni punti e riquadri le nodosità del bambù. Pannelli in lacca colorata in rosso, marrone e nero, risalenti alla metà del XIX secolo, sono decorati con colore oro con fiori, uccelli e scorci di paesaggio marino con imbarcazioni e costituiscono l' elemento della sala maggirmente ispirato al Giappone.

Importante testimonianza del gusto europeo per l’Oriente e dello sviluppo di un autonoma e pregiata produzione, in linea con i nuovi dettami della moda, è costituita  dalla serie di pezzi prodotti in Europa tra cui porcellane e ceramiche viennesi e berlinesi, diversi esemplari della manifattura Herend, cui appartiene anche un servizio in porcellana commissionato dallo stesso Massimiliano e decorato con la silhouette del Castello di Miramare in sintonia con il gusto per le cineserie.

Interessante, infine, la notazione dei curatori nel testo del catalogo che consente di comprendere meglio, in base allo studio di un nucleo di manufatti antichi, come Massimiliano non solo scegliesse alcuni pezzi pregiati, di gusto barocco e rococò, nell’ambito delle collezioni di famiglia ma anche come si recasse per i propri acquisti presso il Gabinetto cinese di Adolf Wünsch, un emporio in cui il proprietario gestiva sia una pasticceria che uno spazio per gli oggetti d’importazione, divenuto celebre a Trieste in quegli anni. Qui Il giovane arciduca aveva acquistato tra il 1852 e il 1863, vasi, ventagli, bronzi, porcellane, contenitori di vario tipo e un gruppo di quattordici statuette in porcellana custodite nel Castello.
Massimiliano, tuttavia, nella sua infinita passione per le culture orientali non si limitava a fare acquisti a Trieste, o presso i più noti negozi e bazar di tutto il mondo, tra cui l’antiquario Manini di Milano, il China Bazar di Alessandria d’Egitto, il Magasin d’objets de la Chine, de l’Inde et de la Turquie a Venezia e lo Englisches Magazin di Albert Weisse a Vienna, ma organizzava egli stesso acquisti in estremo oriente facendo giungere le navi proprio a Miramare.

Un gusto alimentato non solo dalla moda, dunque, ma da un reale interesse confermato anche dalle numerose testimonianze di libri e documenti sulle esplorazioni, volti a soddisfare la curiosità di Massimiliano d'Asburgo orientato per tutta la sua esistenza alla scoperta di quelle culture sconosciute cui era possibile avvicinarsi almeno un po’ attraverso la produzione artistica.
In occasione della mostra è stato stampato un catalogo Marsilio Editori, che contiene le schede di di tutti gli oggetti orientali della collezione del Castello di Miramare.

indirizzo
Viale Miramare, 34151 Trieste

telefono
+39 041 2770470

web
http://www.civitatrevenezie.it/gestione-mostre-musei-organizzazione/mostre/massimiliano-e-l-esotismo-arte-orientale-nel-castello-di-miramare

orari
Lunedì - domenica 9.00-19.00 (chiusura biglietteria 18.30)

accesso per i disabili
si

biglietti
Intero: € 8,00 Ridotto: € 5,00 ragazzi U.E. 18-25 anni, insegnanti Gratuito: minori di 18 anni, diversamente abili U.E. accompagnati, giornalisti, guide turistiche U.E., studenti ed insegnanti di scuole pubbliche e private U.E. con lista dell'istituto

catalogo
Marsilio Editore

ufficio stampa
Civita Tre Venezie: ambrosano@civitatrevenezie.it

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Golconda Arte. Artigianato Artistico in Italia e nel mondo. Registrazione del Tribunale di Roma n. 210/2013 - Direttore Responsabile: Elena Paloscia
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