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Tra note e luce. I didjeridoo di Marcello Ballardini 20/09/2013 - Elena Paloscia

La natura regala forme straordinarie e l’uomo, che ne intuisce le opportunità offerte, le coglie creando a sua volta un magico strumento il didjeridoo, conosciuto in Australia con moltissimi nomi dati dalle popolazioni autoctone, questo tronco di eucalipto, scavato dalle termiti produce un suono armonioso e rilassante che secondo la tradizione aborigena introduce nel mondo dei sogni.
La naturale eleganza dello strumento a forma conica riflette la sua appartenenza al mondo naturale che si conserva nelle fasi di lavorazione. L’eucalipto, il bambù, i tek e la resina, sono alcuni dei materiali con cui è possibile creare un didjeridoo.
È nelle mani di Marcello Ballardini che lo strumento tradizionale si trasforma per assumere un aspetto artistico.
Dal desiderio di creare strumenti personalizzati che rendano al meglio anche dal punto di vista tecnico, nascono i didjeridoo in vetroresina dalle cromie intense ed astratte o negli eleganti toni del bianco e nero. Queste forme sinuose ed eleganti si trasformano con un semplice filamento a led e una base, anche in lampade con un design originale e moderno.


Per saperne di più
 

segnalato da: Paola Cinnirella

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Elena Paloscia
10/10/2017
Storica dell’arte e curatrice indipendente si è laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università “La Sapienza di Roma. Ha frequentato un corso di Perfezionamento in Museografia presso il [...]
Golconda Arte. Artigianato Artistico in Italia e nel mondo. Registrazione del Tribunale di Roma n. 210/2013 - Direttore Responsabile: Elena Paloscia
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