periodo: 14/12/2016 - 02/07/2017
curatore: Gian Luca Bovenzi, Barbara De Dominicis e Ilaria De Palma
presso: Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
Resterà aperta fino al 2 luglio del 2017 a Milano la mostra Ricami di luce. Paillettes e lustrini nella moda di Palazzo Morando 1770-2004 dedicata proprio al ricamo con paillettes visto nella sua evoluzione estetica e tecnica attraverso i secoli negli abiti della collezione del Comune di Milano conservati a Palazzo Morando.
L’esposizione, a cura di Gian Luca Bovenzi, Barbara De Dominicis e Ilaria De Palma, promossa da Comune di Milano, Cultura, Direzione Musei Storici e organizzata da organizzata da Opera d’Arte, presenta oltre 20 abiti esposti al primo piano del museo molti dei quali presentati per la prima volta e realizzati tra il 1770 e il 2004.
Moda, design, storia del costume e sociale e delle tecnologie, questi sono gli spunti e i punti di vista che la rassegna offre a partire dalle paillettes. Se ne potrà scoprire l’origine e la storia, che ha radici nella consuetudine di “impreziosire gli abiti cucendoci sopra monete doro”. Trasformati in seguito in lamine a forma di disco, in voga fin dal Trecento e noti come “magete, tremolanti, lustrini, bisantini, ecc., q,uesti preziosi elementi decorativi, prodotti in principio in metallo, vengono realizzati a partire dal Novecento con nuovi materiali come la gelatina animale, la cellulosa, il PVC o in materiali sintetici di cui è possibile vedere un ampio ventaglio di esempi.
La mostra, in linea con la consuetudine del Museo di Palazzo Morando di esporre a rotazione parte delle collezioni, nasce proprio dal lavoro svolto dagli storici del costume nel corso di molti anni di catalogazione di costumi e accessori appartenenti alle Civiche Raccolte Storiche effettuato a partire dagli anni Settanta da Grazietta Butazzi, proseguito poi fino ad oggi.
La selezione è stata effettuata sugli oltre 4000 oggetti del Museo a partire da un lavoro di catalogazione di 2000 schede realizzate proprio dalla storica Grazzietta Buttazzi e in base al successivo lavoro condotto dagli esperti del museo che hanno prodotto 1000 nuove schede.
Nelle sale del primo piano si possono ammirare preziosi abiti femminili e maschili, abilmente decorati con paillettes, datati intorno agli ultimi decenni del Settecento, realizzate con materiali come argento e argento dorato o rame per ottenere ricercati effetti cromatici e luminosi. Tra i pezzi rari, l’abito non ancora terminato, probabilmente commissionato da Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone risalente agli anni 1804-1805.
E se per le vesti maschili i lustrini passeranno di moda nel corso dell’Ottocento e saranno utilizzati solo per particolari tipologie di abiti, come quelli religiosi, le uniformi civili, gli abiti di corte, per le donne invece il Novecento offre ricchi spunti utili anche per comprendere l’evoluzione della figura femminile da allora sino ad oggi.
Interessante e corposa la selezione di abiti, alcuni dei quali inediti, del XX secolo che propone sfarzose creazioni della Belle Époque caratterizzate dalla "linea ad esse", raffinati abiti con “linea a serpente” degli anni Venti e complesse confezioni degli anni Cinquanta che fanno riferimento all'immagine della “donna diva” ed esaltano le morbide ed abbondanti linee del corpo femminile di moda nel dopoguerra.
Sono espressione di una nuova femminilità gli abiti appartenenti ai decenni successivi dalle linee semplici, per una donna moderna, interpretano in modo più disinvolto l’uso dei lustrini, talvolta dalle cromie accese e con “riferimenti culturali e artistici”. Oltre al gusto si evolvono, inoltre, le tecnologie e vengono introdotti materiali nuovi, con design ricercati che prevedono soluzioni inedite anche per l’assemblaggio delle paillettes stesse. Tra questi segnaliamo le creazioni di Roberto Cavalli, il cui abito esposto è stato donato al Museo nel 2011, e quella in prestito per l’occasione di Giorgio Armani. Testimoniano l’attualità dei lustrini anche gli abiti della ditta milanese Andrea Bilics srl.
Dal 2017 online 1000 schede di Palazzo Morando
Come naturale prosecuzione del lungo lavoro di catalogazione eseguito dal laboratorio di restauro Tessili Antichi srl sotto la direzione scientifica del Conservatore dei Musei Storici, Ilaria De Palma, è nata, come si accennava sopra una nuova catalogazione, intrapresa dal 2015 da Barbara De Dominicis, direttore tecnico della società Tessili Antichi srl, e dallo storico del costume e del tessuto Gian Luca Bovenzi, che ha condotto alla creazione di un database di circa 1000 schede corredate da una campagna fotografica ex novo di Barbara Proietti. I materiali prodotti saranno messi a disposizione del pubblico e degli specialisti su un portale che sarà on line nel 2017.
via Sant'Andrea 6, Milano
telefono
+39 02 884 65735 – 46056
c.palazzomorando@comune.milano.it
web
http://www.costumemodaimmagine.mi.it/
orari
mart. - dom., ore 9-13 e 14-17.30
accesso per i disabili
si
biglietti
intero € 5,00 - ridotto € 3,00 per gli over 65 e studenti (Università e Accademie); gratuito fino ai 18 anni. Ingresso libero ogni giorno (mart.-dom.) durante l'ultima ora di apertura e il martedì a partire dalle ore 14.
catalogo
Galaad Edizioni (Milano 2016)
patrocini
Promossa da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici
10/10/2017
Storica dell’arte e curatrice indipendente si è laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università “La Sapienza di Roma. Ha frequentato un corso di Perfezionamento in Museografia presso il [...]