periodo: 31/10/2019 - 27/09/2020
curatore: Timothy Wilson e Claudio Paolinelli. Direzione di Peter Aufreiter
artista: Mostra di ceramiche rinascimentali
Si è inaugurata ad Urbino la mostra "Raphael ware" che presenta 147 raffinati esemplari di maiolica rinascimentale italiana, provenienti dalla più grande collezione privata del settore al mondo.
Si tratta di un’occasione unica per la Galleria Nazionale delle Marche poter ospitare presso il Palazzo Ducale di Urbino questa importante raccolta
L’esposizione, a cura di Timothy Wilson e Claudio Paolinelli con la direzione di Peter Aufreiter, resterà aperta fino 13 aprile 2020 e testimonia il pregio assoluto della produzione delle maioliche in epoca rinascimentale sia dal punto di vista della tecnica che per la ricerca estetica alla base delle produzioni del tempo.
Un’opportunità per i visitatori di rileggere la storia e il clima culturale dell’epoca attraverso questi raffinati manufatti.
oggetto di interesse da parte dei collezionisti di tutta l’Europa fin dal Seicento la maiolica istoriata costituisce testimonianza della qualità pittorica di cui Raffaello rimane tutt’ora il grande maestro, cui il titolo della mostra rende omaggio.
La mostra è allestita nella Loggia del Pasquino al secondo piano del Palazzo Ducale di Urbino, uno spazio in cui la luce naturale valorizza la qualità cromatica delle maioliche, nelle saleattigue la collezione permanente di ceramiche del museo.
La ceramica rinascimentale e la decorazione figurata
“Seguendo il gusto rinascimentale per la decorazione figurata, i pittori di maiolica – tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento – iniziano a coprire ogni superficie disponibile dei loro oggetti, con istorie di ogni sorta. Le composizioni possono essere invenzioni originali degli stessi maestri ceramisti o riecheggiare quelle delle arti maggiori, ed ancora, essere estratte da xilografie o incisioni.
Nel ducato di Urbino, Casteldurante, Gubbio, Pesaro ma, soprattutto, il capoluogo, divengono famosi per l’istoriato.
Urbino è infatti la città che, nella seconda metà del Quattrocento, il Duca Federico trasforma in una delle capitali del Rinascimento, richiamandovi i massimi esponenti della cultura del tempo ed edificandovi il Palazzo Ducale, capolavoro indiscusso della storia dell’architettura di ogni tempo. La città che, di lì a poco, proprio per il clima culturale instauratovi, dà i natali a Raffaello, il pittore la cui levatura ancora giganteggia nel panorama artistico universale.
Proprio il contesto che dà vita al genio raffaellesco, fornisce l’humus creativo e la formazione artistica necessari alla nascita ad alcuni dei più grandi artisti della maiolica italiana: Nicola da Urbino, Francesco Xanto Avelli e Francesco Durantino”.
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