periodo: 01/11/2019 - 13/04/2019
curatore: Harald Theil e Salvador Haro con la collaborazione di Claudia Casali
artista: Pablo Picasso, Ceramica
presso: MIC Museo Internazionale della ceramica di Faenza
"Picasso la sfida della ceramica" è il titolo della mostra allestita al MIC di Faenza fino al 13 aprile 2020.
L’esposizione, a cura di Harald Theil e Salvador Haro con la collaborazione di Claudia Casali presenta una selezione di 50 pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris posti a confronto con immagini e fonti cui l’artista si è ispirato.
Il genio creativo di Picasso, che nella ceramica ha trovato una nuova via per manifestarsi e di cui abbiamo parlato in un suo profilo alcuni anni fa, è oggetto in questa mostra di uno studio approfondito che ci consente di ripercorrere la genes di questi manufatti e di scoprire il pensiero che ne ha permesso la realizzazione.
Molte le suggestioni cui è possibile ricondurre questi straodinari lavori di Picasso: dalla ceramica classica (con le figure nere e rosse), dai buccheri etruschi, dalla ceramica popolare spagnola e italiana, dal graffito italiano quattrocentesco. Occasione d’ispirazione per il grande maestro furono poi anche l’iconografia dell’area mediterranea (pesci, animali fantastici, gufi e uccelli) e le terrecotte delle culture preispaniche che saranno esposte in un fertile e inedito dialogo con le ceramiche di Picasso.
Non poteva mancare una sezione interamente dedicata al rapporto tra Picasso e Faenza.
Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza possiede infatti molte opere in ceramica di Picasso, ottenute in virtù della mediazione di importanti esponenti del modo dell’arte e della cultura quali Tullio Mazzotti di Albisola, Gio Ponti e coniugi Ramié in occasione di un’esposizione a Faenza e per la ricostruzione delle Collezioni d’arte ceramica moderna andate distrutte nell’ingente bombardamento alleato del maggio 1944.
“Merito dell’allora direttore Gaetano Ballardini, nonché fondatore del Museo faentino, che contattò Picasso a Madoura con una lettera commovente e davvero toccante. Fu così che arrivò nel 1950 il primo piatto ovale raffigurante la Colomba della Pace, memento contro ogni guerra, espressamente dedicata al Museo di Faenza e al tragico destino della sua Collezione e della sua struttura. Seguirono altri piatti nel 1951 con teste di fauno e vasi dal sapore arcaico e archeologico e il grande vaso “Le quattro stagioni” (1951), graffito e dipinto, con la raffigurazione pittorica e morfologica di quattro figure femminili, le cui forme sinuose vengono sostanziate dalla curvatura accesa del vaso.”
Molti, infine, i documenti inediti e le fotografie di proprietà dell’archivio storico del Mic che completano la mostra in una sezione dedicata cui si aggiunge un video storico di Luciano Emmer del 1954 (Picasso a Vallauris).
“La mostra fa parte di «Picasso – Méditerranée»: un’iniziativa del Musée national Picasso-Paris.
“Picasso-Mediterraneo” è un evento internazionale che si svolge dalla primavera del 2017 alla fine del 2019. Più di sessanta istituzioni hanno immaginato una serie di mostre sull’opera “ostinatamente mediterranea”* di Pablo Picasso. Su iniziativa del Musèe National Picasso-Paris, questo percorso nel lavoro dell’artista e nei luoghi che l’hanno ispirato presenta una nuova esperienza culturale dedicata a rinsaldare i legami da entrambi le parti del Mediterraneo”.
*Jean Leymarie
Con il supporto eccezionale di Musée Picasso Paris
viale Baccarini 19, Faenza
telefono
0546 697311
web
www.micfaenza.org
orari
mar-ven ore 10-16, sab e dom 10-17.30
accesso per i disabili
si
biglietti
14 euro intero, 10 euro ridotto
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