PROTAGONISTI CONTEMPORANEI
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Letizia Maggio jewels. L’ispirazione in movimento 11/05/2017 - Elena Paloscia

Creativa senza confini, appassionata artefice di gioielli d’autore da anni, Letizia Maggio ha fatto della propria passione un’attività artistica vera e propria dal 2013 partecipando a mostre, fiere di settore e  premi.
I primi materiali che incontra nel suo percorso formativo sono la ceramica e la porcellana, che impara a conoscere nel tempo grazie al confronto con maestri di grande esperienza e sensibilità come Paola Paronetto, Andrea Sola, Giovanni Cimatti, Pietro Elia Maddalena, Mo Jupp, Elettra Cipriani, Annalisa Guerri, Luca Tripaldi e Silvia Celeste Calcagno.
Da questi artisti apprende i segreti della lavorazione, l’arte della leggerezza, la possibilità di stampare su porcellana e di trasferire immagini fotografiche e, in tempi recenti, grazie al prezioso insegnamento dell’orafo padovano Fernando Betto e di Gabi Veit, si avvicina ai metalli preziosi sperimentandoli con una disinibita curiosità.
Sensibile alle suggestioni dell’arte contemporanea, nei suoi gioielli in porcellana crea moduli, singoli negli anelli o talvolta ripetuti nelle collane, assemblandoli insieme anche mediante elementi inconsueti come il filo di seta.
La modularità, lungi dall’essere tuttavia ripetitiva, cela in sé sempre un elemento di discontinuità che si può riconoscere nella forma stessa, nella scelta di un’immagine a stampa o fotografica, nelle alternanze cromatiche o nella trama che di volta in volta conferisce alla superficie una vera e propria texture che, come una seconda pelle, la rende permeabile alla luce.
La contaminazione di linguaggi e di materiali è un altro elemento che si coglie nei lavori di Letizia Maggio a più livelli: i suoi gioielli, infatti, pur essendo legati a forme primarie oscillano tra geometria e natura, sono forme che sembrano modificarsi in continuazione, aprirsi allo spazio circostante e al corpo che le indossa. Ciò è evidente non solo nella serie New CHAINges (le catene trasformabili), ma anche nelle superfici estroflesse o nella serie di spille e di anelli So precious, in cui, facendo riferimento a un più profondo concetto di preziosità, introduce elementi figurativi come gli insetti.
Nella semplice struttura lineare della serie di anelli Le cinque nobili verità, in argento brunito e oro giallo, le forme, quasi primordiali, chiuse o aperte, assumono una valenza simbolica in riferimento alla teoria buddista delle 4 nobili verità sulla conoscenza e sul superamento del dolore. Ne nasce una variazione sul tema che sembra indicare la pluralità di punti di vista da cui è possibile partire per affrontare la ricerca.
È proprio il vuoto, l’assenza, uno dei temi chiave dell'artista che lo declina ora in purezza, ora attraversandolo con ariose composizioni il cui cuore è costituito da una materia viva plasmata dalle mani dell’artista stessa, come nelle spille The fourth emptiness 2017, o talvolta è circoscritto, come nella serie di anelli Togetherness vs individualism, in cui l’intreccio di fili d’argento conferisce solidità e poesia.
Un vuoto da cui lasciarsi attrarre, come in Framing the unframeable collection – brooch.
Un vuoto che causa tensione e desiderio e che l’atto creativo è in grado di colmare anche quando la forma appare nella sua sintesi estrema.
Sono queste le creazioni complesse di Letizia Maggio, “opere emotive e concettuali al tempo stesso”  in cui talvolta entra in gioco l'elemento ironico e in cui anche il non finito, nella forma e nella superficie, non è mai casuale e trova le sue ragioni nell’ispirazione.

Letizia Maggio, ha partecipato a importanti mostre sul gioiello contemporaneo tra cui Scatenata, (Milano, 2017), BLoft – Vicenza, Italia 2017; White – Roma, Italia 2016; Le forme della ceramica – Zoppola , Italia 2016; Adornment – Venezia , Italia 2016; Not Aloud – Roma, Italia 2016; Nord-est.1 - Colonia, Germania 2016; Skin - Museo del gioiello di Vicenza, Italia 2016; L'essenzialità della forma - Vicenza, Italia 2016; Autor – Bucarest, Romania 2015; Design 20.15 - Murano, Venezia, Italia 2015; Quando Orizzontale e verticale si incontrano - Villa Frova, Caneva, Italia 2015; Ring party - Padova, Italia 2013; Ring party - Treviso, Italia 2013

PREMI
Concorso Design 20.15 Vicenza

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Immagine
Elena Paloscia
10/10/2017
Storica dell’arte e curatrice indipendente si è laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università “La Sapienza di Roma. Ha frequentato un corso di Perfezionamento in Museografia presso il [...]
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