MOSTRE
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TO | Art Nouveau. Il trionfo della bellezza in mostra alla reggia di Venaria
09/05/2019
- Elena Paloscia


periodo: 17/05/2019 - 26/01/2020
curatore: Katy Spurrell
presso: Reggia di Venaria

Resterà aperta fino al mese di gennaio 2020, la grande mostra "Art Nouveau. Il trionfo della bellezza", allestita nelle Sale dei Paggi della Reggia di Venaria.
L’esposizione, a cura di Katy Spurrell, prodotta e organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude con Arthemisia, presenta oltre 200 opere tra manifesti, dipinti, sculture, mobili e ceramiche, provenienti dagli Arwas Archives, dalla Fondazione Arte Nova e dalla Collezione Rodolfo Caglia e da altri prestiti di privati, opere risalenti all’inizio del Novecento che rappresentano quello “stile moderno e urbano”, espressione delle arti decorative del tempo, che si diffuse in tutta l’Europa a partire da Parigi.
Un’esposizione dall’allestimento immersivo e coinvolgente che ci riconduce alle dimore e alle atmosfere del tempo, divisa in cinque sezioni legate ai principali temi iconografici tra cui la natura, la donna, la linea curva, di cui si possono ammirare le molte declinazioni su oggetti ed opere d’arte.

Le sezioni

Più Natura, più artificio
Qui si trovano i lavori, soprattutto in vetro di alcuni dei grandi protagonisti dell’arte e del design Emile Gallé, Daum Frères, Rupert Carabin e Eugène Grasset, che per i loro lavori si sono ispirati alla natura.
Un grande repertorio di “motivi floreali e zoomorfici, creature esotiche e mitologiche e poi le stagioni e il ciclo della vita”, immagini ispirate anche agli inediti scenari aperti dalle recenti scoperte in ambito botanico e naturalistico e ai nuovi strumenti di indagine come il microscopio, la microfotografia e i raggi X.
Una natura che si integra nel contesto urbano quasi arrivando a fondersi con l’essere umano.

Seconda sezione - La donna moderna
Protagonista indiscussa di questo nuovo mondo è la donna, la femme damnée, sensuale, la donna moderna che fuma.
La sezione ci racconta un’inedita figura femminile che ci sorprende per molti aspetti. Emblematica a tal proposito l’iconica Sara Bernhardt che entra a far parte, come molte altre attrici, di un immaginario popolare che si diffonde non solo attraverso i classici canali della pittura e della scultura, ma anche attraverso le fotografie nelle cartoline postali e nei primi filmati, o addirittura per promuovere prodotti per le donne come cosmetici, vestiti o generi alimentari
La stessa attrice fu committente e musa di celebri artisti tra cui Alphonse Mucha, Paul Berthoud, Leonetto Capiello, Georges Clairin, Paul Berthon e William Nicholson, per gioielli, oggetti di porcellana e d’arredamento che la raffiguravano.

Terza sezione – Simbolismo
La sezione propone un’approfondita indagine tra immagine e letteratura legata al simbolismo ripercorrendo anche gli aspetti esoterici, mistici e legati alla psicologia di cui sono permeate molte opere. Ad indagare in profondità l’esistenza unama e i suoi misteri artisti come Maurice Bouval, Paul Francois Berthoud, Aman Jean, Leonard Agathon, Henri Heran, Georges Rochegrosse, Louis Auguste Theodore Riviere, Georges Flamand e Alexandre Vibert.

Quarta sezione - Uno stile per tutti
Trovare il proprio stile e farne un vero brand, in questo periodo l’artista si trasforma in designer, impara a comunicare sé stesso, nasce l’esigenza di uscire dalla sfera puramente artigianale del pezzo unico e di sperimentare la produzione seriale di oggetti d’arte decorativa, entrando così in un mercato e in un sistema di diffusione più ampia cui contribuirono artisti come Paul Berthon, Manuel Orazi, Alphonse Mucha, Eugene Grasset con designers come Emile Gallè, Majorelle.

Quinta sezione - Dall’Art Nouveau al Liberty italiano
Un focus su Art Nouveau e Liberty, su contaminazioni, derivazioni e caratteristiche e differenze di questo stile tra Francia e Italia lo offre l’ultima sezione in cui si racconta l’importanza dell’Esposizione internazionale d’arte decorativa moderna, tenutasi a Torino del 1902, l’evento che ha introdotto in Italia il nuovo stile francese, con arredi e opere architettoniche. Una scintilla che ha dato vita ad uno stile e a un design italiano di grande qualità promettente e unico.

L'esposizione è corredata da un catalogo, edito da Arthemisia Books. con testi di Victor Arwas (1937 - 2010), Katy Spurrell e Valerio Terraroli.

indirizzo
Reggia di Venaria - Piazza della Repubblica, 4 - 10078 - Venaria Reale (TO)

web
http://www.lavenaria.it

orari
Le biglietterie e gli ingressi chiudono 1 ora prima rispetto agli orari sotto indicati. Lunedì: giorno di chiusura (tranne eventuali giorni Festivi)​ Da martedì a venerdì: dalle ore 9 alle 17 Sabato, domenica e festivi: dalle ore 9 alle 18.30.​​ La mostra Art Nouveau resta aperta fino alle 19.30

accesso per i disabili
si

biglietti
ntero: 14 euro Ridotto: 12 euro Gruppi di min. 12 persone, maggiori di 65 anni e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti Ridotto: 8 euro Under 21 (ragazzi dai 6 ai 20 anni) e universitari under 26 Scuole: 4 euro Classi minimo di 12 studenti, ingresso gratuito per 2 accompagnatori ogni 27 studenti Gratuito Minori di 6 anni e quanti previsti da Gratuiti

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Elena Paloscia
10/10/2017
Storica dell’arte e curatrice indipendente si è laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università “La Sapienza di Roma. Ha frequentato un corso di Perfezionamento in Museografia presso il [...]
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Golconda Arte. Artigianato Artistico in Italia e nel mondo. Registrazione del Tribunale di Roma n. 210/2013 - Direttore Responsabile: Elena Paloscia
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